Le lamentele di alcuni italiani ad Hammamet ?

Da un po cerco notizie di vita quotidiana di Hammamet nei vari forum sui social ecc.
Ho intuito che alcuni pensionati dell'italia non sono contenti ...qualcuno sa di che si lamentano??

GIANCA 2023 ha scritto :

Da un po cerco notizie di vita quotidiana di Hammamet nei vari forum sui social ecc.
Ho intuito che alcuni pensionati dell'italia non sono contenti ...qualcuno sa di che si lamentano??


Si sentono sempre le notizie negative.
Se tutto va bene, magari non lo si scrive  :D

Poi come in tutte le parti succede di avere punti di vista diversi e non essendo in “colonia o ai campi estivi”, l'età può rendere meno morbide le proprie verità.

Aiutano ad una certa insoddisfazione di alcuni, la difficoltà di entrare in sintonia e comprensione con la lingua lingua, la burocrazia e ritmi e logica di un paese diverso. Qui si illumina d'immenso, il genio di turno :D

Niente di speciale, comunque, si cambiano compagnie e zone per la chiacchiera di giornata.

A Genova si chiama "mugugno".

Il mugugno tunisino!

:D

Ciao, Hiiiiiiii!
ci sono persone che mugugnano anche in "paradiso".
Le porti alle Maldive e c'è troppo vento, Le porti a Cortina e hanno freddo, le porti in Sardegna e dicono che c'è poca movida, mentre a Rimini troppa.
Insomma gente che deve stare a casa loro, con le loro abitudini, gli amici di sempre, la panchina prenotata e la canasta ccon gli amici.
Io ho girato parecchio e non sò perchè, ma sto bene dappertutto.
Saluti

Salve, gli italiani si lamentano sempre...sia in Italia che all'estero; se poi sono pensionati ancora peggio e quando si trasferiscono fuori dalla madre patria...meglio non parlarne perchè hanno tante problematiche e perchè vorrebbero trovare il sistema italia iniziando dalla sanità e su come risparmiare. Ecco perchè in Repubblica Dominicana ed in Tunisia non frequento nulla che sia italiano (pensionati, circoli, club e locali vari) tranne qualche eccezione

Ottima ricetta.

:top:

Chiaro
Ma il pensionato made in italy che fa durante la settimana oltre a lamentarsi
Cioè come vive ,diciamo, un pensionato mediamente '' ATTIVO'' che fa ? oltre il mare

Ciao,
da fare ci sarebbe parecchio:
per prima cosa dovrebbe conoscere il nuovo stato in cui risiede e ci vuole tanto tempo.
Le risorse archeologiche in Tunisia sono tantissime, quelle culturali ugualmente.
L'artigianato, in particolare lavorazione tappeti, ceramiche, cuoio ma mica per fare shopping.
Golf, Tennis, tiro al volo c'è di tutto.
L'architettura, la storia ecc.  insomma da fare c'è sempre.
Per i più statici ci sono le terme, le spa, il passeggio in luoghi ameni.
Poi c'è la cucina tunisina.
La lingua locale da imparare: il Tunsi e magari l'arabo standard.
Curare i propri hobbies.
Poi per chi non ha interessi una panchina ed un buon libro.
Insomma se uno non ha interessi in italia non ne ha nemmeno in tunisia.
Saluti
Antonio

Il lamentarsi ritengo che sia l'essenza per la ricerca  del meglio per se stessi non sempre è un fatto negativo a patto di saper poi risolvere queste lamentele e non sfuggendo a confronti personali di adattamento

Si infatti ... come in italia: Gite fuori porta , mangiate con amici , corsa a piedi , palestra , fotografia ,viaggi ..tutto il mondo è paese .+
Prendo nota

Effettivamente, se si analizza il lamento di qualcuno o di tanti, in molti casi sì trovano giustificati motivi. Magari chi si lamenta non si rende conto che sta innescando un percorso virtuoso dal quale, scaturisce e si evidenzia il problema che va risolto. È storia. Dalle lamentele di singoli, di piccoli gruppi, di genti e di popoli, sono sorti i comitati, le assemblee ecc. ecc. e via via, finendo col migliorare la vita dell'uomo. Noi stessi, da un appunto alle lamentele o ai mugugni di qualcuno, abbiam fatto di queste una discussione per capirne il perché. È vero anche che ci sono lamentele insignificanti, giusto per il dire o per il fare di qualcuno ma, è giusto osservare che non sempre è così .

GIANCA 2023 ha scritto :

Chiaro
Ma il pensionato made in italy che fa durante la settimana oltre a lamentarsi
Cioè come vive ,diciamo, un pensionato mediamente '' ATTIVO'' che fa ? oltre il mare


Buongiorno, un pensionato Italiano in Tunisia fa più o meno quello che  fa in Italia.

:/  Gianca.... Lei qui in situ, vale a dire in carne e ossa, proprio in merito all'argomento potrebbe per esempio dedicarsi a fare l'intervistatore. Poi facendo una media, proprio come nelle statistiche, e quindi stendendo  (un velo, oppure:) una relazione sulla tipicità dell'italiano medio ad Hammamet e naturalmente sulle lamentele e caratteristiche delle stesse...   :D   Attenzione però alle eccezioni e...alla discrezione (qualità rara), con successiva analisi delle specificità in apparenze e sostanze... e così via, fino alla curata classifica e con tanto di percentuali, s'intende;  poi aggiornando la situazione ogni 8-12 mesi ...o 13) :joking:
Troverebbe anche molti amici ai caffè che ne pullulano e che lì stanno a discettare   :/   sui massimi sistemi forse non tanto, ma di certo con pesi, misure e quantificando "issai".
:top:

Enrylanz ha scritto :

Il lamentarsi ritengo che sia l'essenza per la ricerca  del meglio per se stessi non sempre è un fatto negativo a patto di saper poi risolvere queste lamentele e non sfuggendo a confronti personali di adattamento


il lamentarsi è il piangersi addosso perchè non si sono sapute fare le scelte giuste...e la moltitudine fa così e non si migliora restando al palo e angustiando il prossimo con tutte le problematiche del mondo. Persone da evitare assolutissimamente

No, no; Erylanz ha colto nel segno ! 
Poi per le generalizzazioni si parla allora di aria, invece che di casi concreti che forse proprio Gianca -che ha aperto l'argomento....- cercava di sentirsi dire... a titolo di esempio.
Allora gli suggerirei di andare un po' a leggersi -anche fra le righe- le pagine di questo forum.  Cosí un'idea forse se la farà di suo....   Oltretutto, mi pare essere ricorrente la tendenza  (troppo spesso o facilmente, insomma) dell' arrivare qui con domande che denotano in parte -e comprensibilmente- una certa ansia (è logico, normale!) ma pure l'assai probabile scarsa o sommaria lettura di quanto giá esposto precedentemente nel tempo, e in parte però soprattutto l'idea, con ... l'alquanto pur comprensibile (illusoria:) speranza, di potersi rendere conto in anticipo riguardo ad esperienze che poi sono invece sempre quelle proprie e personalissime di ognuno ....  Non è infatti neppure possibile prevederle, anticiparle, o facendo allora come se le si potessero riprodurre (o evitare in anticipo) in proprio, quando sono invece pur sempre quelle altrui.  Senza poi contare le coincidenze degli incontri; imprevedibili sempre; o allora scontati perché di certo -a mio modesto avviso- quel che vale sempre e ovunque è che chi si annoia risulta poi allora anche essere noioso per altri...
Non si può insomma trovare quello che non si è in condizione di proporre ...   E mi fermo qui ...

Ho letto articoli forum passati così come sono stato 3 volte in Tunisia
ma..HO FATTO la domanda solo perchè ho notato molta partecipazione di alcuni entusiasti ma che poi risultano in  qualche modo collegati alle agenzie di trasferimento o altre agenzie di ogni tipo .
Volevo insomma sentire la parte che non emerge la parte poco contenta per comprenderne le critiche forse costruttive ed eventuali errori personali comuni
insomma  il ''procuratore'' nel processo alla Tunisia '' De NOALTRI ITALICI''
SALUTI

:unsure:cool::shy 

Ok, non facendo parte degli italici, non sono chiamata in causa.
Mi permetterei solo di suggerire l'ipotesi o probabilità che coloro che avessero davvero o ev. da dirne, di cose, bene e assai probabilmente non lo farebbero esponendo/si su un foro.   E questo, fors'anche per motivi più di natura sociologica che non "psicologica soltanto".

:cheers:

Credo che gli Italian una volta trasferiti  in Tunisia ed ottenuta la tanto ambita defiscalizazzione della pensione , subentra un altro problema non da poco: riuscire ad integrarsi efficacemente nel paese straniero in cui ci si trova.

A partire dalla  nostalgia di casa, alle differenze culturali, fino ad  arrivare alla barriera linguistica, sono molti gli ostacoli da superare per riuscire ad integrarsi e fare amicizia con la gente del posto. Per non parlare di un sistema sanitario completamente diverso e molto più fragile del nostro.

Innanzitutto riuscire ad imparare la lingua locale sufficientemente , magari il Francese che non parlano manco loro,  ma in compenso parlano Italiano per  riuscire a comunicare è il primo importantissimo step in questa direzione.

Dopodichè il consiglio è quello di non rimanere chiusi nel proprio quartiere, frequentando magari solo gruppi di connazionali, ma di esplorare la città in cui si vive, cercare di capire la cultura e lo stile di vita locale ed adottarlo di modo da aumentare le possibilità di scambio con le persone.

Al tempo stesso non bisogna nemmeno rinnegare le proprio origini, soprattutto per non rischiare di essere investiti all'improvviso dalla nostalgia di casa, rimanendo in contatto con la propria famiglia e mantenendo le proprie tradizioni.

Molti espatriati potranno confermare come, dopo alcuni anni di vita in Tunisia, si crei una sorta di bi-culturalismo che permette di adattarsi con successo alla nuova vita, senza però perdere di vista le proprie origini, le quali rimarranno alla base della nuova realtà che si sta costruendo. Insomma capacità di adattamento, edecazione e rispetto, tanta pazinza e portarsi in tasca sempre un paio di sorrisi da utilizzare all'occorrenza.
Poi le lamentele che molti Italiani esternano sulla Tunisia lasciano il tempo che trovano. ( un proverbio napoletano recita: "  chi piange fotte chi ride).

... Altrove, ci si può trovare maggiormente esposti... alle proprie fragilità soprattutto; ma SE si può contare sulle proprie risorse interiori e vedendo di potenziarle, allora sarà valsa la pena in ogni caso. 
Ma per l'appunto che possono esserci sviluppi di varia natura e con esiti diversi; a seconda dei casi, delle situazioni, delle coincidenze, delle reazioni e interazioni ...

:)

Ma alla fine questi pensionati di cosa si lamentano.
Mi sembrava che bisognava conoscere il francese ora necessità L,arabo?
Integrarsi ad Hammamet  mi sembra eccessivo.
Questo forum è utile per chi deve venire non per chi ci sta.
Quindi che sia fatto un elenco delle problematiche e non essere generici se possibile.
Ho capito cosa bisogna fare per venire ho lasciato il vivere nella zona oscura.

Qui non siamo agli ordini di nessuno. Quindi una lista te la scordi e pure è stato scritto abbastanza, già su questa stessa pagina; quindi vale allora davvero il :  "non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire" !!
Ne puoi fare proprio a meno; e pure dell'arabo, e pure di integrarti. Ovvio che non è indispensabile. Può essere positivo e interessante, ma poi ognuno veda da sé !!!  Fa' dunque pure tu come ti pare e concedendo però altrettanta libertà di decisione e scelta... Anche sul cosa e se scrivere o rispondere e da parte di chi e come; senza pretese né ancora insistenze (come invece in passato).
E se il foro non è per chi già sta qui, allora chiedi però a chi non è qui e vedi poi quant'è utile... o allora provvedi a contattare un'agenzia di servizi !  Poi allora, se "la lista" te la fanno loro lo puoi scoprire davvero a tue spese ! 
Ma tu guardaaa !!!

Il fatto è che taluni stanno qui di forza e di malavoglia.

La vivono come una costrizione.

Avendo anche una certa qual attitudine al disprezzo del Paese, dei locali e della relativa cultura.

Così stando le cose non andrà mai bene nulla.

Si pretenderebbe di ricreare qui (ma come altrove) un pezzo si Italia (dalla quale però si è andati via perché ci si lamentava....delle tasse quantomeno).

Diverso approccio se si capisce che si è ospiti in casa altrui, e spetta a noi adeguarci ad usi, costumi e "specificità " locali.

In tal caso cambia tutto, le lamentele spariscono e ci si gode la vita.

A me è piaciuto molto il pensiero di
Asdrubale !!!!!

Dalle risposte sin qui sembra che :
1. Il pensionato non riesce a comprendere la lingua, ancora non ho capito se bisogna conoscere il francese tunisino o l'arabo tunisino altresì viene detto l'italiano.
2. La burocrazia crea problemi nella fase iniziale di inserimento ma sembra anche dopo senza specificare, sembra che molti rimangono appoggiati alle agenzie,
3. I pensionati non riescono ad integrarsi seguendo ritmi e logica di un paese diverso quindi mugugno,
4. Per conoscere la Tunisia le sue ricchezze archeologiche e culturali ci vuole tanto tempo, non credo proprio,
5. Il pensionato vive senza fare conoscenze sul posto quindi non riesce ad intregrarsi si vede che non ne sente il bisogno,
6.sanita' tunisina quella privata è simile a quella italiana o no.
Salut

Giovannibattista ha scritto :

Dalle risposte sin qui sembra che :
1. Il pensionato non riesce a comprendere la lingua, ancora non ho capito se bisogna conoscere il francese tunisino o l'arabo tunisino altresì viene detto l'italiano.
2. La burocrazia crea problemi nella fase iniziale di inserimento ma sembra anche dopo senza specificare, sembra che molti rimangono appoggiati alle agenzie,
3. I pensionati non riescono ad integrarsi seguendo ritmi e logica di un paese diverso quindi mugugno,
4. Per conoscere la Tunisia le sue ricchezze archeologiche e culturali ci vuole tanto tempo, non credo proprio,
5. Il pensionato vive senza fare conoscenze sul posto quindi non riesce ad intregrarsi si vede che non ne sente il bisogno,
6.sanita' tunisina quella privata è simile a quella italiana o no.
Salut


Il pensionato italiano, la moltitudine, sta in Tunisia per detassare la pensione e non per godersi la vita...quindi di cosa vogliamo parlare???Hanno tutti io problemi del mondo e si ci infilano facilmente. Problemi di importare l'auto (ma compratela in Tunisia!!!); problemi con la sanità (ma fatti un'assicurazione internazionale); problemi con la lingua franco/tunisina ma fatti a prendere lezioni di lingua parlata). Mah

1. Auto : fa parte dei problemi iniziali e non successivi, io verrò senza auto , se  e quando ne avrò bisogno la noleggerò,
2. Assicurazione sanitaria ,in attesa del ricorso, si sapeva che bisognava farsi una assicurazione ,
3. La lingua invece , data l'eta, certamente necessita di un corso, collettivo o individuale.
Quindi sembra che i problemi siano a monte di coloro che son partiti senza una valutazione appropriata.
Avevo pensato ad altri problemi tipo sicurezza, furti o minacce.

Beh, non c'è da troppo rilassarsi; ovvio. E con il disastro economico che non aiuterà di certo.
Mi pare se ne sia anche scritto abbastanza e che sia risaputo di come non sia tanto il vero povero a lamentarsi, bensì profittatori d'ogni genere, veri artisti del raccontare balle. Basta dunque tenerne conto e lasciar perdere.  Anzi, qui è proprio una buona regola generale basica e "igienico-salubre" : lasciar uscire subito dall'orecchio quanto appena entrato dall'altro e staccare.

Santa verita'... Condivido... Da sempre.. Infatti le mie conoscenze italiane.... Si contano sulle dita... Di una mano.....  :D:D:lol:

Vedi vedi che .......escono alcuni punti  che a molti possono sembrare enormi eh bene bene.........................
In quanto alla burocrazia noi che arriviamo dall ' italia  abbiamo  alle spalle un bel corso ''più che propedeutico '' come burocrati integralisti !!!
asta la vista

Se lo conosci, evitalo"
Devo ammettere che non ho mai avuto una grande considerazione dei miei connazionali  perchè la maggior parte di loro, a mio giudizio personale, li considero dei contagiati asintomatici da un virus, più deleterio del Coronavirus, presente dall'alba della nostra storia e che ci poirtiamo appresso come peccato originale.
L'opportunismo,la noncuranza di regole morali e civiche e la mancanza di una identità nazionale.
Tanto per dire, Martin Lutero  ha affisso sulla porta della chiesa di Wittenberg le sue 95 tesi non solo contro le indulgenze papali ma soprattutto per il degrado morale del papato e di Roma.
Quella stessa Roma di oggi.
Emblamatico il detto tutto italico " Francia o Spagna purchè se magna" tuttora in alta considerazione ed applicato con una dovizia senza pari senza distinzioni culturali, sociali od economiche.
Tutto ci è concesso purchè porti un riscontro personale, infischiandosene se comporta l'uso di mezzi fraudolenti o disonesti, tanto siamo tutti assolti, me compreso, dal "tanto lo fanno tutti".
Italici, mai stati italiani.
Ognuno di noi si considera un piccolo staterello che deve confrontarsi con altri milioni di staterelli e non sarà, nella maggior parte dei casi, la comprovata competenza o l'integerrima moralità, a tutti i livelli, che sarà premiata ma il risultato di lavori sottobanco, di inique raccomandazioni.
Le mazzatte esistono ovunque, ma in Europa non siamo secondi a nessuno.
La prova è sotto i nostri occhi: le trattative del Recovery Fund sono ostacolate da alcuni paesi che ci considera unici per la bellezza del nostro territorio e la straordinaria,ricchezza culturale ed architettonica, ma anche interpreti eccezionali di opportunismo di malsana furbizia che non è sinonimo di scaltra intelligenza.
Molti di noi, che non significa naturalmente tutti , non hanno altro assoluto pensiero che quello dei schei, i schei e solo i schei.
Altri argomenti non sono graditi e quelli che li propongono sono guardati con sospetto e poco alla volta allontanati dal ristretto gruppo che ognuno si noi si fa.
Pochi ma buoni, intelletualodi o poco integrati nello schema meglio lasciarli perdere.
Puoi essere uno che si vanta di aver fatto tutta la vita il doppio o triplo lavoro oppure far parte di una nutrita schiera di conterranei che vengono in Tunisia, sovente denigrando, contemporaneamente sia l'Italia sia il paese che li ospita, per ottenere la defiscalizzazione, una medaglia da mettere al petto per aver così fregato ancora lo stato italiano.
L'onestà intellettuale è una roba per fessi e per coloro che credono ancora in Babbo Natale.
Ho smesso di cercarli, non perchè io sia migliore, ma per conservare quel minimo di dignità che mi rimane e per mia scarsa disponibilità ad assoggettarmi al pensiero unico: i schei.
Buona giornata a tutti

Il dio denaro tutto muove.
Trasferirsi in una paese islamico anche se laico è tradire il mondo in cui si è vissuto quindi la nostalgia data l'età c'è eccome.
Io non mi pongo questo problema perché non sono Cristiano e men che meno cattolico ed ho dimenticato per un motivo o altro il paese in cui ho vissuto.
Certamente so nuotare bene nel paese Italia ma potrei vivere bene ad Hammamet senza problemi, stante la defiscalizzazione.
Ma l'Italia tradisce me non permettendomi di trasferirmi in un paese come il Portogallo. Ancora non capisco la logica ex inpdap.
Quindi il tema del mugugno dal lato psicologico ci sta tutto quello che mi fa paura è che non siano problemi psicologici ma reali a cui non viene data nessuna risposta.

Giovannibattista....

a questo punto, nel tuo caso, il vero problema si evidenzia da sé e in tutta chiarezza:  si tratta della tua paura. E lo dico con il massimo rispetto.
Ad ogni modo, credo che nessuno di noi disponga di una sfera di cristallo... Non possiamo quindi prevedere per nessuno... Ognuno naviga nella propria, di situazione; e vive le cose in modo personale !
Oltretutto, ci troviamo tutti (indipendentemente da dove) in un' epoca di grandi mutamenti e quindi con panorami di incertezze di ogni genere ...  Per cui, vale ora più che mai una regola vitale: aver cura di sé stando calmi, tranquilli, pacati... Tanto... agitarsi, innervosirsi, preoccuparsi e fare troppi piani, non serve se non che a  ridurre le energie (proprie e...pure altrui). 
Calma, fiducia, costruttività nel quotidiano e da apprezzare... Questo, il da farsi !
:)

Si ho paura, paura che il paese islamico laico non rimanga tale e mi sembra che ci sono segni politici in tal senso. Poi bisogna dire che i libici stanno venendo ad Hammamet. Insomma la Tunisia è circondata da paesi non proprio pacifici. Altresì c'è l'obbligo di non possedere armi per la difesa personale. Ma queste sono paure generali insomma si è tutti nella stessa barca. Come maestro di scacchi sono abituato sempre a ricercare la mossa migliore senza frasi prendere dall'ansia, quindi conoscere la situazione locale ancor prima di fare la mia mossa è indispensabile. È notizia di oggi che la Grecia accetta i pensionati al 7% ma chissà se anche per gli ex inpdap?

Bellissimo il tuo post....(Glauco)

tranquilli che tutta Europa pratica la Mazzetta, anche i governi " se mi ate dei rebates sui contributi che devo alla Ue  allora.."   mazzette....o chiamali compensi per decidere..

:/   :    " se mi ate dei rebates sui contributi

(?) Ma va' bene lo stesso ...

ok LA PAURA  il giocare in un ''campo senza tifosi dalla nostra'' fa paura
a tutti la sensazione di essere perennemente ospiti di riti e ideali religiosi fa paura anche a me
Ma del resto anche  l'italia presa ad inseguire a fatica il gruppo di testa UE non garantisce più nulla per nessuno !!!!!
Saluti

A me non fa paura proprio per niente. Questo, per essermi trovata in ben altre palestre e tante volte. 
È sentirsi troppo sicuri di quello che invece si conosce (o crede di conoscere) che può indurre all'errore e, di conseguenza, al disinganno.
Ovunque ci si trovi, si sperimentano esperienze e non da ultimo con sé stessi, con il proprio sentire e modo di pensare, agire e reagire.
Ad ogni modo, il tempo delle (presunte) certezze è finito da un bel po' di tempo. Ma molti se ne accorgono soltanto quando cambia qualcosa che li tocca da vicino o vicinissimo.
Di certo sta sempre solo questo: tutto è movimento e cambiamento... (fintanto che siamo in vita    :D   )  nE ognuno può trovare come stare o mettersi al passo... ... un po' come in una danza... Vi è un luogo/situazione, un tempo, un ritmo.... e la nostra abilità e creatività, oppure la rigidità e il blocco o rifiuto...  Ma altrove sarebbe più o meno uguale... perché la sfida è e resta quella con sé stessi...   (E non è affatto male, conoscere sé stessi ! -ossia davvero, o meglio-).    :top:

OK SI non ci sono + certezze certo
vero

Al di là delle differenze culturali, messe in conto, personalmente mi trovo in difficoltà per la situazione igienica, probabilmente più disastrata in periodi estivi, sia per le alte temperature, sia per l'afflusso turistico, tunisino o meno; trovo insostenibile l'olezzo costantemente presente per le strade della città (Hammamet) e persino in alcune spiagge invase da rifiuti di ogni genere.. Ogni spiazzo libero di terreno demaniale, assolutamente impraticabile per una semplice passeggiata con i miei cagnolini i quali, come tutti i cani, passeggiano solamente x sondare il territorio col loro muso; decisamente insalubre sia x loro che per la sottoscritta che li ha.. ahimè, abituati a frequentare il divano e/o il letto. Ovvero, mi ritrovo a non poterli più portare a passeggio ..e per fortuna (scelta) questa mia abitazione è dotata di giardino...Altro problema notevole l'alimentazione x essi. Trovo unicamente croccantini di marche sostenibili x il loro intestino molto delicato, che purtroppo non gradiscono, abituati al cibo umido che trovo invece solo di scarsa qualità (sottomarche italiane). Risultato dopo circa un mese dall'arrivo ad Hammamet, hanno problemi di vomito e/o diarrea un giorno sì e l'altro... quasi. Purtroppo sono anziani e delicatucci di salute.. provo col cibo casalingo, ma problemi anche con quello,. La guida dell'auto (portata dall'Italia sempre e soprattutto x loro), da paura.... segno della croce tutte le volte che la uso.... certo c'è il taxi, ma i cani non possono salire (però ho visto trasportarvi le pecore sacrificali...)... La tanto decantata ospitalità tunisina ....si alcuni sono veramente gentili, altri a dir poco scostanti... soprattutto negli uffici pubblici, ma anche in parecchi negozi dove faticano a salutare e ti osservano con diffidenza.. Sono italiana e sto esponendo lamentele, è vero, ma questo il quadro generale da me finora percepito. Dovevo restare in Italia?  Ho necessità della defiscalizzazione, quindi sono qua, punto. Mi abituerò, spero

Alexa000,

capisco il tuo disagio, ma riguardo per es. alle occhiate, penso sia perché non ti trovi qui da molto e quindi è per quello, come a constatare la presenza di qualcuno di nuovo.   Perché vedrai che con il tempo, almeno nei negozi e incontrando le persone del quartieri, questo cambia, soprattutto se sei tu che saluta con un sorriso.    Vero é che qui la gente parla molto e sa tutto di tutti (o crede di sapere...), basta non badarci e tirar dritto.  Del resto, mi è stato riferito essere questa pure una caratteristica anche ben peggiore di non pochi italiani residenti ad Hammamet - e pure è capitato a me di vivere qualche effetto per loro maldicenza gratuita e quindi...: soprassedere e lasciar perdere.

In quanto a quella che sarebbe la proverbiale ospitalità tunisina; beh, in alcune regioni, non di certo ad Hammamet, se la intendi in senso stretto dell'essere invitata a casa.
Riguardo agli uffici pubblici e ai negozi, quello che scrivi mi stupisce in quanto ho sempre trovato gentilezza, premura ed educazione. No; questo proprio non lo capisco.  Sono però molto sensibili ai nostri comportamenti ed atteggiamenti "da europei" e quindi ...

Olezzi ovunque per le strade di Hammamet?  Beh, io non passo più dal Mercato Municipale e specie d'estate. Né inalo profondamente quando mi trovo a passare dalle zone dei contenitori per rifiuti.... Ma altrimenti, seppur dispiace che molti ed anche troppi  (non tutti)  manchino di senso civico e sporchino per le strade, è vero che d'estate è diverso e quindi si nota di piú.

Quello che davvero é penoso riguarda peró la situazione per i tuoi cagnolini. E questo mi dispiace perché è chiaro che su questo punto, se le cose stanno cosí, non saprei come si potrebbero migliorare.

Tu però hai la macchina e quindi puoi prenderli  per farvi una bella camminata -per es.- in zona Yasmine Hammamet. 
Quando si viene a vivere qui in Tunisia, bisogna vedere in proprio di ritagliarsi delle piccole oasi ...   Non demordere!    :)