Visto per ragioni familiari

Ciao a tutti! Sono un lettore da molto tempo ma solo ora mi sono iscritto, spero di essere nella sezione giusta. In pratica sono doppio cittadino italiano/australiano sposatosi in Australia con  la presente moglie filippina. Premetto a parte il matrimonio ho frequentato una scuola per nove mesi in Australia, oltre quello risiedo abitualmente in Italia. Purtroppo non ero a conoscenza dell aire o di dover trascrivere il certificato dal posto dove il matrimonio ha preso parte tramite il consolato, spero peró che l'apostille e la traduzione del certificato sará comunque valido all'estero. Ora sono nelle filippine e a febbraio vogliamo andare all'ambasciata italiana a Manila (viviamo a Davao) perché vorrei portarla con me in Italia, credete mi lasceranno trascrivere il matrimonio dove risiedo in Italia? Inoltre é obbligatorio sottoscrivere l'assicurazione sanitaria nonostante é mia moglie? Scusatemi per il post lungo e per le domande, sono davvero confuso, vi ringrazio per l'attenzione e vi auguro una buona giornata.

Con la trascrizione del matrimonio in Italia, tua moglie è cittadina italiana, pertanto iscritta, con il codice fiscale, al servizio sanitario nazionale. L'assicurazione è obbligatoria per gli stranieri con le ultime modifiche alla legge sull'immigrazione, dunque finché tua moglie non è iscritta al tuo comune e stato di famiglia, è trattata come straniera, dunque soggetta all'assicurazione. Quello che mi da qualche perplessità è l fatto che valga qualsiasi assicurazione, dunque la Legge potrebbe essere incostituzionale in quanto finanzia le assicurazioni private e non il servizio sanitario nazionale con il quale viene tutelata salvo rivalsa.

Salve Boris, ti ringrazio della lettura e per aver risposto, quindi se ho capito bene dopo aver trascritto il matrimonio dall ambasciata italiana al comune di residenza lei potrà fare il visto senza assicurazione sanitaria? Purtroppo non sono mai stato fan delle leggi in Italia visto che sono difficili per me da capire, spero solo che l'ambasciata a Manila non mi dia grattacapi.
Ti auguro una buona giornata Boris.

Gli Uffici di Manila sono del tenore di "Complicazione affari semplici", dunque aspettati vessazioni.
Come ti ho detto, ci sarebbe qualche problema di interpretazione:
1) La Costituzione prevede che chi sposa un italiano acquisisce la cittadinanza italiana, dunque non dovrebbe pagare l'assicurazione
2) La legge sull'immigrazione prevede che il coniuge straniero acquisisce il diritto ad un permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo (in contrasto alla Costituzione)
3) In certi casi l'Ambasciata richiede anche i diritti per il visto. Altra questione assai controversa in quanto essendo cittadina italiana per matrimonio non avrebbe la necessità del visto, ma il diritto al passaporto italiano.
4) La questione di assicurazione che assomiglia tanto a "interessi privati in atto pubblico" e "finanziamento pubblico di soggetti privati" (le assicurazioni) a parer mio è del tutto illegale anche se previsto dalle leggi italiane per il turismo, dunque non per una cittadina italiana.
5) Lo stesso permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo sarebbe a questo punto illegale perché istituisce una "cittadinanza in prova" non prevista da alcuna legge, ma è il risultato di alcuni matrimoni falsi, il che rientra nella vessazione normativa che valuta tutti i cittadini alla stregua di truffatori
Potrei proseguire, ma lascio a te le decisioni di prendere al momento.

Buongiorno Boris, che tristezza avere queste situazioni.. non so piú cosa aspettarmi..vedremo.. alla fine é mia moglie non una sconosciuta spero qualcosa di positivo ci sia in questa esperienza, purtroppo c'é un casino troppo grande da capire nelle loro leggi che invece di essere d'accordo sono contro, come noi e i politici ahah.. ti ringrazio della risposta Boris e ti auguro una buona giornata.

Auguroni

Vorrei intervenire semplicemente per una precisazione. Se sposi una filippina e tutti i documenti del matrimonio sono in regola, hai tutti i diritti di chiedere l'iscrizione immediata del matrimonio presso il tuo comune di residenza in Italia. Con questo tua moglie acquisisce il diritto di entrare e risiedere in Italia (facendo al suo arrivo tutte le pratiche necessarie per la "CARTA DI RESIDENZA"). Normalmente l'ingresso in Italia avviene con un visto provvisorio rilasciato dal l'ambasciata italiana. Non ha assolutamente il dovere di fare un'assicurazione di alcun genere, in quanto tua moglie. L'imprecisione in quanto leggo è il fatto di diventare automaticamente cittadina italiana, cosa non assolutamente vera. Per diventare cittadina italiana dovrà passare tempi, imparare perfettamente l'italiano e altro. Il diritto acquisito è solo quello di risiedere in Italia e di potersi spostare insieme a te in tutti gli stati che riconoscono i permessi Schengen e di conseguenza poter pure richiedere visti per i paesi dove richiesti. Spero di essere stato d'aiuto.

Queste sono le regole, ma che dice la COSTITUZIONE? La Costituzione dice semplicemente che la moglie acquisisce la cittadinanza italiana, dunque che le regole sono incostituzionali. Di queste incostituzionalità le regole italiane sono piene e da qui la reazione del populismo che in effetti è una reazione sintomatica senza cognizione di causa. Altre regole macroscopiche, andando su altri settori, è la norma costituzionale che vieta gli trust e monopoli (se non di Stato), che cosa sono le multinazionali che scorrazzano in Italia se non Monopoli con la benedizione delle sinistre e delle destre imposte dal monopolio tedesco, e che cosa è l'internazionalizzazione del sistema bancario?, Che cosa è la richiesta di assicurazione privata per chi viene in Italia per turismo? - Non si tratta forse di finanziamento illecito al reparto assicurativo, dunque anticostituzionale ... potrei proseguire all'infinito.
Faccio notare che il nostro sistema politico si basa sull'antico ceppo greco: anarchia - democrazia - oligarchia - tirannia e anarchia per riprendere il circolo vizioso: oggi siamo in oligarchia con con un piede ben piantato nella tirannia (cioè dittatura del capitale con le risorse in mano al 5% della popolazione). Questo status ci dice che ci si avvicina all'anarchia ... e lo sappiamo che cosa voglia dire!
Lo so che sono fuori tema, ma noi cittadini dobbiamo allora intralciare il sistma pretendendo che esso applichi la Costituzione e non regole di comodo con raccole di tangenti imposte (guarda caso la parola "imposte" che si assimila a tasse).
Mi dispiace di questo intervento duro in questo sito che qualcuno vorrà censurerlo come fuori tema, ma ritengo opportuno invece che resti per far capire che non tutti i cittadini sono ignoranti.

Aggiungo per ricollegarmi al tema, che il visto per coniuge è una TANGENTE in quanto si tratta di una cittadina italiana acquisita in base alla Costituzione.

Boris749 ha scritto :

Queste sono le regole, ma che dice la COSTITUZIONE? La Costituzione dice semplicemente che la moglie acquisisce la cittadinanza italiana, dunque che le regole sono incostituzionali. Di queste incostituzionalità le regole italiane sono piene e da qui la reazione del populismo che in effetti è una reazione sintomatica senza cognizione di causa. Altre regole macroscopiche, andando su altri settori, è la norma costituzionale che vieta gli trust e monopoli (se non di Stato), che cosa sono le multinazionali che scorrazzano in Italia se non Monopoli con la benedizione delle sinistre e delle destre imposte dal monopolio tedesco, e che cosa è l'internazionalizzazione del sistema bancario?, Che cosa è la richiesta di assicurazione privata per chi viene in Italia per turismo? - Non si tratta forse di finanziamento illecito al reparto assicurativo, dunque anticostituzionale ... potrei proseguire all'infinito.
Faccio notare che il nostro sistema politico si basa sull'antico ceppo greco: anarchia - democrazia - oligarchia - tirannia e anarchia per riprendere il circolo vizioso: oggi siamo in oligarchia con con un piede ben piantato nella tirannia (cioè dittatura del capitale con le risorse in mano al 5% della popolazione). Questo status ci dice che ci si avvicina all'anarchia ... e lo sappiamo che cosa voglia dire!
Lo so che sono fuori tema, ma noi cittadini dobbiamo allora intralciare il sistma pretendendo che esso applichi la Costituzione e non regole di comodo con raccole di tangenti imposte (guarda caso la parola "imposte" che si assimila a tasse).
Mi dispiace di questo intervento duro in questo sito che qualcuno vorrà censurerlo come fuori tema, ma ritengo opportuno invece che resti per far capire che non tutti i cittadini sono ignoranti.


Hai ragione, sei fuori tema. Non rimuovo l'intervento ma ti chiedo in futuro di non toccare l'argomento per non contravvenire alle regole del forum.
Grazie per la tua comprensione

Cara Francesca, hai ragione come al solito, spesso mi trattengo, ma credimi, non solo qua nel sito, ma anche con la gente che parlo sono tutti stanchi di questi dittatorini che si fanno le pulci invece di fare cose serie, ma quando non si rispetta per niente la costituzione italiana e si applicano regole dittatoriali, con la dittatura delle banche e della burocrazia nonché delle grandi multinazionali, non si può più andare avanti. Non esiste più né la libertà personale né democratica. Tutta la periferia è spogliata, perfino dai bar e negozi di alimentari, cioè di servizi minimi. Non se ne può più che personaggi che si spacciano di sinistra fanno politica capitalista con esplicito interesse privato e gente di destra invece che aizzano contro uno o l'altro risvegliando fantasmi del passato, il tutto depredando il territorio e i cittadini buttandoli nei rifiuti.
Le filippine, per male che sono, sono sempre meglio di questo casino di disservizi che abbiamo e persecuzioni della pubblica amministrazione per tenere le poltrone sotto il loro sedere.
E va ben dai, op parlo, ma il rischio è che qualcuno cominci ad agire approfittando del torbido "legale"

Boris749 ha scritto :

Cara Francesca, hai ragione come al solito, spesso mi trattengo, ma credimi, non solo qua nel sito, ma anche con la gente che parlo sono tutti stanchi di questi dittatorini che si fanno le pulci invece di fare cose serie, ma quando non si rispetta per niente la costituzione italiana e si applicano regole dittatoriali, con la dittatura delle banche e della burocrazia nonché delle grandi multinazionali, non si può più andare avanti. Non esiste più né la libertà personale né democratica. Tutta la periferia è spogliata, perfino dai bar e negozi di alimentari, cioè di servizi minimi. Non se ne può più che personaggi che si spacciano di sinistra fanno politica capitalista con esplicito interesse privato e gente di destra invece che aizzano contro uno o l'altro risvegliando fantasmi del passato, il tutto depredando il territorio e i cittadini buttandoli nei rifiuti.
Le filippine, per male che sono, sono sempre meglio di questo casino di disservizi che abbiamo e persecuzioni della pubblica amministrazione per tenere le poltrone sotto il loro sedere.
E va ben dai, op parlo, ma il rischio è che qualcuno cominci ad agire approfittando del torbido "legale"


Ok, basta però. Questa pagina dedicata alle Filippine non è disposizione per parlare di disservizi e politica in Italia.  Oltretutto che sul nostro sito non affrontiamo tematiche inerenti alle questioni politiche, di alcun paese.