I'll sugar and preserve my days like fruit

L'espatriato del mese
  • I'll sugar and preserve my days like fruit
Pubblicato 2015-03-01 alle 00:00 da Expat.com team
Questo blog è uno spazio personale, un diario delle mie esperienze da rileggere negli anni a venire; il mio canale di comunicazione per tenere aggiornati amici, parenti e conoscenti sparsi in giro per il mondo.

Ciao Davide, hai voglia di raccontarci un po' di te e dei motivi che ti hanno portato a Glasgow?

Ho sempre avuto il desiderio di trasferirmi all'estero, anche solo per un periodo, per vedere come si vive al di fuori dell'Italia. Mi sono sempre sentito cittadino europeo, i confini dell'Italia mi stavano stretti! Durante i miei studi a Padova ho trascorso un semestre Erasmus in Germania. Dopo la laurea sono tornato in Germania per un anno sabbatico. Quando poi ho deciso che un dottorato di ricerca poteva essere la mia strada, ho fatto domanda in vari posti in giro per l'Europa e mi hanno preso a Glasgow. Tutte e due le volte sono partito senza conoscere granché delle mie destinazioni, con tanta curiosità ed entusiasmo e con la voglia di ricominciare da zero. Potrei dire che sono state le mie mete a scegliere me, e non viceversa!
 

Sei l'autore del blog “I'll sugar and preserve my days like fruit”, quand'è che hai cominciato a scriverlo e qual'è il motivo principale che ti ha spinto a farlo?

Ho cominciato a scrivere un primo blog mentre ero in Erasmus, era uno strumento efficiente per tenere aggiornati amici e conoscenti senza ricorrere continuamente alle mail, per raccontare le mie esperienze in maniera più duratura ed esaustiva rispetto ai volatili social network. Conclusa la vita Erasmus, ma non quella all'estero, ho aperto un altro blog, quello attuale. Mi piaceva l'idea di descrivere una società e una nazione estera vivendole da straniero, evitando stereotipi e sfatando miti, e poi cerco di spargere qua e là informazioni utili a chi eventualmente dovesse trasferirsi all'estero e cercasse supporto nell'esperienza di chi ci è già passato. Col tempo il blog è diventato sempre più un diario personale, mi aiuta ad osservare come cambio col tempo. 

Il blog ti è stato utile per entrare in contatto con altri expat bloggers e fare nuove amicizie?

Prima di trasferirmi qui mi sono informato leggendo i blog di due italiani a Glasgow, anche se non li ho ancora incontrati di persona. In Germania invece ho stretto un'amicizia con una ragazza italiana che mi ha contattato per chiedermi informazioni! In quel momento ho capito che il mio blog aveva un senso non solo per me. Che meraviglia che il blog mi abbia messo in contatto con persone sconosciute!

Da dove nasce il titolo del tuo blog?

Si tratta di una citazione. Un'amica anni fa mi regalò un'antologia in inglese che raccoglieva brani sul cibo. Nell'ultimo capitolo c'era una poesia di Sylvia Plath e mi colpì il verso che poi sarebbe diventato il mio titolo. Sono un goloso di dolci, e ho pensato che anch'io, come lei, voglio fare una marmellata dei miei giorni più belli, conservarli per poi gustarli ancora nei momenti di carenza di zuccheri. 

Come giudichi il costo della vita a Glasgow?

Per quanto riguarda generi di prima necessità (ad esempio cibo e vestiti) generalmente quello che in Italia costa 1 euro qui costa una sterlina. Il cambio risulta svantaggioso per chi arriva dalla zona euro, ma non per chi riceve uno stipendio in sterline. D'altra parte gli affitti sono più costosi che in Italia, specialmente per quanto riguarda il riscaldamento, e costa di più anche uscire, anche solo per prendere un caffè, non parliamo di andare al ristorante. Glasgow d'altronde è una delle più grandi città del Regno Unito dopo Londra.

Quali sono i luoghi di interesse che ci consigli di visitare a Glasgow e dintorni?

Dopo più di un anno a Glasgow, le sono affezionato e sono sempre contento di mostrarla a visitatori e ospiti. A uno sguardo frettoloso sembra una città grigia e poco turistica, ma è ricca di punti interessanti. Cose da non perdere sono il West End, che è il quartiere ad ovest del centro dove si concentrano la sede dell'Università di Glasgow, il Kelvingrove Park, il Kelvingrove Museum (che espone il Crocifisso di Dalì) e i giardini botanici. In centro da vedere c'è la Cattedrale, la Necropoli (il cimitero storico su una collina), il parco di Glasgow Green, e poi bisogna salire sulla Lighthouse e prendere un té alla Willow Tea Room. Non lontani da Glasgow poi ci sono il Loch Lomond, un lago che secondo me è più incantevole del più famoso Loch Ness, Edimburgo e le Highlands! La mia lista di luoghi da visitare è ancora lunga, e poi Glasgow ha un'atmosfera frizzante, è una città giovane e musicale, se passate di qui vi assicuro che non vi annoierete!

Qual è il modo migliore per cercare alloggio a Glasgow: consultare siti immobiliari on-line, annunci sui quotidiani oppure agenzie immobiliari?

Da studente io ricorro solitamente ai siti di annunci online, specie se si è in cerca di una stanza in un appartamento. Le agenzie (sia in ufficio, sia online) vanno bene se si ha a disposizione un budget maggiore o se si è alla ricerca di un appartamento vuoto da affittare ex novo con altre persone. Consiglio comunque di visitare un appartamento prima di affittarlo, dato che alcuni sono in condizioni pietose. Infine, preparatevi a convivere con la moquette, a rinunciare al balcone e a patire un po' il freddo.

Per affittare un alloggio, sono richiesti dei documenti in particolare?

Non serve nessun documento particolare. Attenzione però che in Scozia oltre all'affitto e alle bollette bisogna pagare la Council Tax, che si applica ai lavoratori e che varia a seconda della zona della città, e che può essere davvero salata (molto indicativamente, intorno alle 100 sterline al mese, da dividere tra affittuari). Perciò il landlord (il padrone di casa) chiederà documenti che attestino se si è studenti o lavoratori (ci sono sconti per chi ha lavori part time, chi è disoccupato ecc).

Ci potresti consigliare dei siti on-line o degli uffici per il lavoro a Glasgow?

Essendo studente non ho ancora affrontato la ricerca di un lavoro. Conosco siti come gumtree.com per cercare lavori non qualificati, mentre myjobscotland.gov.uk è più generale. Prima di lavorare in Gran Bretagna bisogna fare richiesta per l'insurance number, una specie di codice fiscale, che impiega circa tre settimane ad arrivare. Infine, gli uffici di collocamento possono essere molto utili nella ricerca di un lavoro.

Trasferirsi all'estero è un'esperienza che arricchisce ma comporta anche difficoltà, come descriveresti i diversi aspetti della tua esperienza? 

Trasferirmi all'estero è stata una mia libera scelta, non una soluzione dettata dalla necessità, per cui non posso che parlare con entusiasmo di quello che ho guadagnato dal punto di vista umano e della ricchezza di un percorso del genere. Ho incontrato tante persone speciali e a volte mi sembra che la mia vita abbia accelerato. D'altra parte non nascondo che ci siano aspetti duri, innanzitutto la mancanza fisica della famiglia e degli amici di una vita, quelli che ti capiscono con uno sguardo, e che non sono più a portata di mano. La vita delle persone care rimaste in Italia sembra andare avanti lasciandomi indietro, succedono eventi importanti ai quali non posso partecipare se non col pensiero, specie a quest'età in cui gli amici si sposano, hanno bambini, e poi quando insorgono problemi o accadono lutti. Ma in fondo, grazie a Ryanair e all'Unione Europea, per noi espatriati in Europa è relativamente facile tornare a casa. Un'altro aspetto per me difficile è riuscire a trovare un compromesso tra la mia identità culturale e quella locale, che è completamente diversa. Infine, non mi piace toccare l'argomento “tempo”, ma i miei amici si lamentano sempre che qui piove tanto e fa freddo.

Basandoti sulla tua esperienza, ti senti di dare qualche consiglio alle persone che stanno per affrontare un trasferimento in un Paese straniero?

Se volete fare un'esperienza che possa effettivamente fare la differenza per voi, non cercate l'Italia quando siete all'estero. E quindi frequentate il più possibile gli “indigeni”: imparerete la lingua, entrerete in contatto con esperienze diverse. Piuttosto, diffondete l'Italia, ad esempio cucinando e organizzando cene! Inoltre, non vergognatevi a chiedere sempre aiuto. Le persone sono molto più cordiali e disponibili con gli stranieri di quello che pensiamo. Non smettete mai di chiedere. Infine, io ho sempre cercato di ricostruirmi la mia vita ad ogni trasloco, ho ripreso i miei hobbies e attività che avevo prima, così che la nostalgia mi prende solo di tanto in tanto. Insomma, non chiudetevi in casa attaccati a Skype o a Facebook!

 

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