Mamma Far and Away

L'espatriato del mese
  • Mamma Far and Away
Pubblicato 2014-07-01 alle 00:00 da Expat.com team
Diario di vita e di viaggi di una famiglia italiana expat, cresciuta in Irlanda, trasferita ed allargata in Francia e ancora alla ricerca di un posto chiamato casa.

Ciao Fabiana, hai voglia di raccontarci un po' di te e dei motivi che ti hanno portata, assieme alla famiglia, in Costa Azzurra?

Ciao Francesca, sono una mamma a tempo pieno di tre bambini, due maschietti nati a Dublino, Irlanda e una femminuccia nata a Cagnes sur Mer, Francia. Sono sempre stata una mamma "far and away" nel senso che sono cresciuta come mamma all'estero, lontano dal mio paese d'origine e dalle nostre famiglie.
E' a Dublino che ho incontrato mio marito, nella primavera del 2004, da li' e' iniziata la mia avventura da expat e la bella avventura di moglie e poi mamma.
Con la nascita del secondo bimbo, nell'estate del 2008, abbiamo cominciato a sentire una nostalgia tremenda di famiglia e d'Italia e quando a mio marito e' capitata, davvero per caso, un'offerta di lavoro a Sophia Antipolis (polo tecnologico tra Antibes, Valbonne e Biot in Costa Azzurra) non ci abbiamo pensato due volte perche' un avvicinamento all'Italia ci sembrava un sogno.

Sei l'autrice del blog “Mamma Far and Away”, quand'è che hai cominciato a scriverlo e qual'è il motivo principale che ti ha spinta a farlo?

Ho cominciato a scrivere il blog nel giugno del 2006, qualche settimana prima della nascita del mio primo bimbo.
Volevo avere un modo pratico e veloce per tenere aggiornati amici e parenti in Italia sulla nostra vita, la nostra quotidianita'. All'inizio e' nato come un blog privato nel quale facevo anche l'upload di molte foto di noi ed i bambini, poi ho pensato di renderlo pubblico, nel momento in cui mi sono resa conto che la nostra storia, la nostra esperienza poteva essere utile ad altre famiglie pronte per l'espatrio. Il blog non parla solo di espatrio, anzi ultimamente ne parlo poco, ma parla soprattutto di viaggi. Quando sei expat viaggiare e' vitale, non solo per tornare in Italia dalle famiglie ma anche per scoprire i luoghi che ti circondano. Non mi sono mai posta troppi freni nel viaggiare con i bambini, tutti hanno preso l'aereo a poco piu' di un mese dalla nascita senza problemi e anche adesso che sono tre riusciamo a spostarci facilmente perche' sono abituati fin da piccoli. Nei miei racconti di viaggio cerco sempre di dare informazioni utili e pratiche per le famiglie che, come noi, non si spaventano ad andare in giro per il mondo con le piccole "pesti"!

Il blog ti ha aiutato a fare delle nuove amicizie?

Da quando e' diventato pubblico mi ha dato la possibilita' di conoscere altre mamme blogger, molte delle quali expat, con le quali spesso ci confrontiamo su tematiche legate alla vita all'estero e all'essere mamma. Con alcune di queste sono nate anche delle belle amicizie. 

So che avete vissuto anche a Dublino, in Irlanda. È' stata un'esperienza positiva?

Ci sono luoghi che ti restano nel cuore piu' di altri, perche' ti accolgono, ti danno la possibilita' di crescere e di vivere esperienze irripetibili nella vita e di fare incontri speciali...ecco, Dublino e' stato tutto questo. Sono atterata nella verde Irlanda un po' disperata, senza un vero e proprio progetto, volevo dare uno scossone alla mia vita alla soglia dei miei 26 anni. Ho trovato velocemente un lavoro, una camera da condividere, un'indipendeza economica dalla mia famiglia e tanti nuovi amici. Lo scossone e' arrivato. Prima di tutto ho migliorato tantissimo il mio inglese, ho incontrato persone stupende, tra le quali colui che dopo un anno e' diventato mio marito. Non puo' che essere stata un'esperienza positiva!

I tuoi bambini come hanno vissuto il trasferimento dall'Irlanda alla Francia? Si sono adattati con facilità?

Quando ci siamo trasferiti dall'Irlanda alla Francia, nel gennaio 2009 i miei bambini erano piccoli, il piu' grande aveva 2 anni e mezzo e il piccolino 9 mesi. Il trasferimento e' stato difficile a livello logistico perche' per diverse settimane siamo rimasti "accampati" a casa dei miei genitori mentre mio marito faceva avanti e indietro tra Italia e Francia. E' stato molto complicato trovare un appartamento in affitto in Francia perche' richiedevano tante garanzie che noi non potevamo dare. Fortunatamente tramite un'agenzia molto disponibile siamo riusciti a trovare un appartamento ammobiliato. Nel momento in cui ci siamo sistemati nell'appartamento, abbiamo ritrovato i nostri cartoni con le nostre cose ed i bambini hanno ritrovato i loro giocattoli tutto e' andato meglio e velocemente siamo entrati in una nuova routine. Piu' i bambini sono piccoli piu' e' facile.

Una cosa che vorrei chiederti, riguarda la ricerca di un pediatra. Ne hai già trovato uno e come hai fatto?

In Francia non ti viene assegnato un pediatra come in Italia, ma generalmente il bambino lo porti a far visitare dal medico di base (chiamato Generaliste). Io all'inizio ho cambiato diversi medici di base perche' non li trovavo adatti per ricoprire il ruolo di pediatra. Dopo circa un anno, grazie al passaparola e alla conoscenza di altre mamme ho trovato una brava pediatra che ha un suo studio a circa 20 chilometri da dove viviamo noi.  Quando si ammalano sono quindi libera di scegliere se portarlo dal nostro medico di base o li porto da lei.
Una cosa che consiglio a tutti e' di chiedere ad altre mamme, quelle della scuola, quelle del parco, anche sfacciatamente perche' e' con il passaparola che si ottengono info utili.

Cosa vi piace fare nel tempo libero? Che opportunità di svago offre la città  per le famiglie con bambini?

Il bello di vivere nella Francia del sud e' che gli autunni sono soleggiati e le primavere arrivano presto e noi ne approfittiamo per andare per parchi e in bici con i bambini. Amiamo stare in mezzo alla natura e andare alla scoperta di luoghi sconosciuti. Ci sono citta' della Costa Azzurra che sono piu' family friendly di altre, alcune amministrazioni comunali organizzano iniziative per famiglie e bambini, altre invece prediligono eventi piu' mondani, basti pensare a Cannes o Monaco! D'inverno, quando le giornate sono piu' brevi e il meteo non e' troppo clemente diventa difficile trovare qualcosa da fare con i bambini e se ci viene voglia di andare al ristorante con i nostri 3 marmocchi allora preferiamo oltrepassare il confine e andare in Italia a mangiare una buona pizza. Questo ci rende degli espatriati un po' “privilegiati” perche' abbiamo la possibilita' di respirare “aria italiana” percorrendo un'oretta di strada e non e' cosa da poco!

Quali sono gli aspetti che ti/vi affascinano di più di questo Paese e quali invece quelli ai quali avete fatto fatica ad abituarvi?

Il fatto di vivere in un nuovo Paese mi stimola la voglia di viaggiare e di scoprire. La Francia del sud ci ha meravigliato, con le sue bellezze naturali, i suoi villaggi e tanti bei parchi. Le cose da vedere e le attivita' da fare all'aria aperta sono sempre molte e sicuramente questo e' uno degli aspetti che mi affascina di piu' di questa parte di Francia e della vita da expat.
Facciamo invece un po' fatica ad abituarci al menefreghismo della gente e alla maleducazione, come se a nessuno importasse del prossimo, ed al fatto che i bambini non sono ben accetti ovunque. Siamo venuti in Francia dopo cinque anni d'Irlanda, un paese giovane con famiglie numerose, dove tutto e' pensato per le famiglie con bambini e la differenza l'abbiamo sentita. Come abbiamo sentito la differenza in tema di rispetto e di senso civico.

La gente locale è accogliente nei confronti degli espatriati? Hai fatto amicizie con persone del luogo?

In Costa Azzurra ci sono immigrati di diversa provenienza, alcuni sono ben visti altri meno. Ci sono stati alcuni frangenti, in questi 5 anni, nei quali abbiamo percepito una certa antipatia per gli italiani, ma non credo che su questo si possa generalizzare. Ho avuto la fortuna di fare tante belle amicizie in questi anni, ma la maggior parte sono con mamme straniere come me e con alcune francesi tramite la scuola. E' incredibile come mi sia ritrovata a parlare di piu' inglese qui in Francia di quanto non facessi in Irlanda!
Non e' facile fare nuove amicizie "da grandi", anche perche' in questa parte di Francia generalmente le donne lavorano e non fanno le mamme a tempo pieno, per cui anche il tempo per vedersi e socializzare e' davvero poco. La vita di quartiere, nella zona in cui viviamo noi, e' pressoche' inesistente...molto lontano dal ricordo che ho io da bambina cresciuta in un paesino di provincia. E' difficile vedere bambini che giocano con i vicini di casa o feste di quartiere, non siamo stati molto fortunati in questo.

Basandoti sulla tua esperienza di mamma, ti senti di dare qualche consiglio alle donne che stanno per affrontare un trasferimento in un Paese straniero con i loro bambini?

L'espatrio e' una scelta difficile ed ardua ma altrettanto bella per una famiglia. Ti apre la mente, fa abituare i bambini ad essere cittadini del mondo e ad adattarsi facilmente. Per quanto riguarda la lingua straniera vorrei rassicurare tutte le mamme dicendo che i bambini imparano piu' in fretta di quanto possiamo immaginare e per loro imparare una lingua straniera non e' complicato come per noi adulti.
Quello che consiglio alle mamme prima di trasferirsi in un paese straniero con i bambini e' di informarsi bene, ma davvero bene, su tematiche importanti quali la scuola, il sistema sanitario e i servizi per le famiglie. Io trovo molto utili i blog degli expat, nei quali leggendo le loro storie si riesce a percepire cosa va e cosa non va in un determinato luogo. Ovvio che poi ogni situazione e' soggettiva, ma almeno uno si fa un po' l'idea.
Noi siamo all'estero da ormai 10 anni e posso dire che, nonostante momenti di nostalgia d'Italia, stiamo bene nei nostri panni da italiani all'estero anche se siamo ancora alla ricerca di un luogo in cui provare a mettere un po' piu' di radici. 

 

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